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La morale di una favola, da me inventata, ci porta alla conclusione che le retribuzioni di coloro che svolgono un lavoro pubblico non possono che essere a carico dell’intera collettività. Non c’è un ente superiore (comune, regione, Stato) che può autonomamente accollarsi quell’onere, o meglio, sarà poi il comune, la regione o lo Stato a retribuire i lavoratori pubblici ma dopo che, a loro volta, si saranno procurati i fondi attraverso il sistema fiscale, ossia prelevando i soldi dalla collettività.
