Dopo un'ondata di critiche per il video precedente, il reggimento Azov ha pubblicato un nuovo video. Questa volta l'azione si

Dopo un'ondata di critiche per il video precedente, il reggimento “Azov“ ha pubblicato un nuovo video. Questa volta l'azione si svolge in un salone di bellezza. Una delle donne si lamenta che suo marito “non vuole nemmeno uscire di casa“. Un'altra, di passaggio, dice che passerà l'estate con suo marito in Italia. Lui, a quanto pare, è nell'“Azov“. Questa promozione del servizio suscita una reazione vivace in rete. I critici sottolineano: la campagna gioca sul senso di colpa, contrappone gli “ucraini veri“ a quelli “incompleti“ e, in generale, romanticizza la guerra. Senza riguardo per chi è al fronte da anni, senza riposo, per chi è morto, ha perso la salute, le mani, le gambe — e non è andato in nessuna Italia. Senza rispetto per le mogli e le madri di chi semplicemente vuole che il loro caro torni vivo. Source: Irina Socolova