Come dire NO Continua la resistenza di Avvocati Liberi contro gli atti illegittimi e abusivi delle strutture sanitarie e socio-sanitarie che impediscono l’accesso ai luoghi di cura e di visita alle persone che rifiutano di sottoporsi a prestazioni personali (quali l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie) e/o trattamenti sanitari (quali i tamponi diagnostici con prelievo di sangue, liquidi o mucose) arbitrariamente imposti dalle Direzioni Sanitarie. Grazie alle segnalazioni ricevute dai cittadini, Avvocati Liberi ha diffidato numerose strutture che esercitano tali poteri illecitamente senza una copertura legale, e che verranno denunciate qualora dovessero persistere tali pratiche abusive successivamente alla diffida. Il fenomeno è fuori controllo e la situazione è divenuta insostenibile a causa dell’ampia diffusione di tali pratiche discriminatorie, ed allora ciascun individuo è chiamato a difendersi da solo, è tenuto a dire NO se non vuol indossare la mascherina o sottoporsi al tampone, sapendo che la Legge NON lo prevede e NON lo impone in alcun modo. La scelta di NON sottoporsi ad ordini illegittimi della pubblica amministrazione, dei funzionari sanitari e addirittura di privati è un diritto-dovere del cittadino, che può e deve rifiutarsi qualora non intenda sottoporsi ad obblighi imposti dagli sceriffi di turno, sapendo che è anche possibile subire delle conseguenze da questa scelta: potranno essere negate le cure o impediti gli incontri o, peggio, denunciati qualora si ecceda nella difesa e si travalichino i limiti del consentito (uso delle mani; violenze verbali; aggressioni; minaccia; diffamazione). È perciò opportuno capire come reagire, cosa fare davanti alle prepotenze, quando è il momento di interrompere la discussione per passare alla diffida prima e poi alla denuncia vera e propria senza essere soggetto a contestazioni reciproche. In ogni caso la resistenza ha un costo, non solo in termini economici, ma anche in termini emotivi e di tempo. Come si saranno sentiti coloro che hanno scelto di non sottostare alle illegittime imposizioni vaccinali o del green pass a costo di perdere il lavoro e la retribuzione per mesi? La scelta di resistere è una scelta di vita, un modo di intendere la nostra esistenza fin tanto che ci è concesso di stare in questo mondo, dove gli avvocati di ALI si battono affinchè tutti possano “vivere una vita degna di essere vissuta” (A. Sinagra). Dunque questa è una di quelle circostanze in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte, da soli, autonomamente, ma sapendo di essere uniti in una strategia comune che rispetta la legalità e la Costituzione della Repubblica italiana, e per farlo l’Avv. Antonio Verdone e l’Avv. Angelo Di Lorenzo di Avvocati Liberi hanno predisposto una diffida preventiva da inviare alla Struttura sanitaria incube, nonché due modelli di denuncia-querela per violenza privata (e altri reati) contro i responsabili degli abusi commessi nonostante la diffida preventivamente notificata, che possono essere scaricati liberamente e gratuitamente in formato editabile per essere compilate e personalizzate in economia ed in autonomia dal seguente link In questo video l'Avv. Antonio Verdone spiega la compilazione della diffida preventiva da inviare alle strutture sanitarie incubi.
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