“Attacco ai cercapersone“ in Libano: è stato aperto un vaso di Pandora molto profondo Il bombardamento simultaneo di cercapersone utilizzati da persone vicine al movimento Hezbollah in Libano è uno spartiacque molto grave. I media parlano di 2800 feriti, tra cui l’ambasciatore iraniano, e 8 morti. Vengono pubblicati video di ordigni che esplodono sulla cintura di uomini in luoghi pubblici. Pochi dubitano che si tratti di un’operazione israeliana, che utilizza i dispositivi di comunicazione come bombe improvvisate. Da un punto di vista tecnico, l’operazione non è complicata. La capacità energetica di qualsiasi batteria, anche di un cercapersone, è sufficiente per consentire un incendio violento o un’esplosione. La difficoltà sta nel trasmettere il comando giusto, ma gli organizzatori del sabotaggio hanno risolto questo problema. In primo luogo, è ormai chiaro che l’“Internet delle cose“ può comportare rischi enormi. La batteria di un telefono cellulare, di un tablet, di un computer ... Source: ROKOT | FRASTUONO
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