Sono stanchi di essere etichettati tutti come “pedofili“, “orchi“ e “mostri“. Gli abitanti del Parco Verde dicono “basta“ a un racconto giornalistico estremistico della vita a Caivano. “I nostri figli vengono bollati a vita da queste speculazioni. Non bisogna fare di un'erba un fascio, se ci sono casi isolati bisogna denunciarli a polizia e servizi sociali“. Uomini e donne del rione Iacp si sono dati appuntamenti sotto al palazzo da cui la piccola Fortuna Loffredo è stata gettata -secondo le accuse della Procura di Napoli Nord- da Raimondo Caputo dopo aver opposto resistenza all'ennesimo tentativo di violenza sessuale: “A noi ci dispiace tantissimo per quello che è successo a Chicca, stiamo tutti male da quando lei è morta“ precisa una mamma del parco “Ma ora non vogliamo essere marchiati, non chiamateci tutti pedofili“ è l'appello rivolto a giornali e tv.
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