Il luogo: nella proprietà dell’autore, a Zevio (Verona) L’artista babelico: Luigi Lineri, classe 1937, già infermiere Lineri inizia la sua «Ricerca» nel 1964, interessandosi di preistoria e raccogliendo selci nei greti. Le pause di lavoro le dedica alla paziente esplorazione di un tratto del greto del fiume Adige. In alcune forme iterate (la pecora, il pesce, il fallo, etc.), riconosce non l’effetto dell’erosione ma l’intervento artistico di antiche popolazioni, che avrebbero lasciato nel fiume questo alfabeto formale. Dal 1985 si dedica completamente al suo progetto: raccolta di sassi, catalogazione delle forme, impaginazione su pannelli di legno che espone ricoprendo l’intera superficie di un fienile su due piani, di fronte alla sua casa. Talora i sassi sono esposti in formazioni piramidali. Ne scaturisce una installazione scenografica impressionante. Storie, materiali, percorsi su
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