Trasposizione del romanzo edito in Italia come “Gli ultimi uomini“, pubblicato nel 1930 da Olaf Stapledon. Vertiginosa e visionaria cronaca dell’umanità futura, il libro abbraccia due miliardi di anni, dalla nostra epoca fino agli esseri quasi divini che si preparano ad assistere alla fine del Sistema Solare. Diciotto diverse specie umane si succedono nell’alternarsi di civiltà e barbarie, catastrofi e conquiste, mentre il racconto segue l’accidentato ma inarrestabile cammino dell’evoluzione.
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