Ormai è evidente che i media possono plasmare l'opinione pubblica, creando una sorta di realtà virtuale che spesso si discosta anche di molto da quella fattuale. I mezzi di comunicazione di massa hanno contribuito a creare o a distruggere movimenti sociali, crisi finanziarie e persino ad alimentare le fiamme di certe tendenze ideologiche. Ci sono molti studi e teorie sull'influenza dei media e uno di questi, noto come «strategie di manipolazione usate dai media», è stato scritto dall'autore francese Sylvain Timsit. L’intenzione di Timsit era quella di mostrare come i media usano gli strumenti psicosociali per distrarre il pubblico da ciò che conta davvero. I media manipolano l'opinione pubblica minimizzando i problemi reali, con l'obiettivo di rendere la società più sottomessa e meno critica. Inoltre, secondo lo studioso francese i media usano queste tecniche propagandistiche anche per sostenere la disuguaglianza e il neocapitalismo. Chiaramente queste medesime tecniche vengono usate anche per altri e ben più sinistri scopi. Questo decalogo della manipolazione scritto da Timsit nel 2002 conserva a tutt'oggi la sua validità.
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