In occasione nell'uscita del volume “Sessantotto, illusioni e inganni“ di Roberto Marchesini (edito da Sugarco), affrontiamo ancora una volta questo fenomeno socio-politico-culturale del secolo scorso in relazione alle conseguenze che ha avuto, nel bene e nel male, sulla nostra società odierna. Il radicalismo di massa, il movimento woke, l'ambientalismo e il bipolarismo democratico, periodicamente incarnatosi negli “opposti estremismi“, la tendenza all'inarrestabile dissoluzione della società stessa, sono tutti figli del Sessantotto. In questo dibattito, raccontiamo anche un aspetto poco conosciuto delle origini del sessantotto nei movimenti libertari americani, come il “Free Speech Movement“. BIBLIOGRAFIA: ============ Roberto Marchesini, “Sessantotto. illusioni e inganni“, Danilo Fabbroni, “Il Sessantotto. magie, veleni & incantesimi SPA“, Mario Arturo Iannaccone, “Rivoluzione psichedelica. La CIA, gli hippies, gli psichiatri e la rivoluzione culturale degli anni Sessanta. Nuova ediz.“, Frances Stonor Saunders, “Who paid the Piper? The CIA And The Cultural Cold War“, Jean-Marie Apostolidés, “Debord, le naufrageur“, A cura di Grazia Marcianò, “Elémire Zolla, il conoscitore di segreti“, Guy Debord, “La società dello spettacolo“, Emanuele Samek Ludovici, “Metamorfosi della gnosi“ #sessantotto #orizzontedeglieventi
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