Scrive Frank Petrilli in un suo trafiletto biografico: “In quanto mezzo italiano, ho cominciato all’età di sette anni a suonare la fisarmonica.“ Malgrado abbia avuto in seguito una carriera di tastierista e sassofonista, Petrilli torna all’amore originario per celebrare la scomparsa di un amico e sodale, col quale era solito fare jamming: Frank Marocco. Celebra l’amico alla guida di un quartetto d’eccezione, costituitosi per l’occasione, che vede Max Ferri alla batteria, Felice Del Gaudio al contrabbasso e Fabio Zeppetella alla chitarra
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