La Storia è l’architrave della nostra realtà presente, oltre che la chiave di comprensione del futuro. Purtroppo, però, la Storia la scrivono coloro che detengono il potere intellettuale e, troppo spesso, hanno abusato di questo potere, ignorando degli eventi, omettendo parte di essi o, addirittura, riscrivendo la realtà. “Nei secoli brevi” ha l’ambizione di voler rimettere la chiesa al centro del villaggio, di voler fare chiarezza lì dove è stata dispersa una fitta coltre di nebbia, di ricordare venti dimenticati, di raccontare ciò che non era mai stato narrato, di collegare pensieri, fatti e personaggi finora imparati a compartimenti stagni. E sì, perché il puro apprendimento dei fatti storici non eleva il pensiero. Per acquisire consapevolezza bisogna saper decodificare quei fatti, dargli un senso, comprenderne il significato più recondito, inserirli in una rete di sapere in grado di collegare cose apparentemente distanti e diverse tra loro. “Nei secoli brevi” è una collana in dodici volumi che parte dal primo gennaio 1900 e termina il 31 dicembre 2019. Il testo è di facile comprensione e il più possibile appassionante nella lettura. È una collana che si occupa di tutti i Paesi del mondo (Poli compresi), che si occupa dei personaggi chiave, che racconta la storia segreta, che si occupa di temi che di solito non entrano nei libri di Storia (sport, musica, fumetti, poesia eccetera). “Nei secoli brevi” è una collana per tutti, grandi e più piccoli, appassionati di Storia e ignoranti nella materia. È un’opera imponente di oltre pagine, ricca di illustrazioni, cartine e perfino interattiva. Grazia alla presenza dei QRcode si potranno vedere filmati originali degli eventi, ascoltare audio, guardare documentari e assistere a lezioni di Storia online. “Nei secoli brevi” è un’opera necessaria.
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