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Ilaria Salis, presidio a Roma per la liberazione dell'insegnante in carcere in Ungheria

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Ilaria Salis, presidio a Roma per la liberazione dell'insegnante in carcere in Ungheria Bonelli: “Portata in catene al processo, è inaccettabile“ (Roma). Organizzato a Roma un presidio per la liberazione di Ilaria Salis di fronte all'ambasciata ungherese. L'insegnante 39enne di Monza è in carcere da 11 mesi a Budapest con l'accusa di aver aggredito due estremisti di destra durante una manifestazione. Oggi è iniziato al processo per Salis e altri due imputati. “E' inaccettabile che sia stata portata in aula in catene, alle mani e ai piedi, e al guinzaglio. E' inaccettabile il silenzio del governo italiano, una cittadina italiana trattata peggio di una bestia. Una violazione dei diritti umani“ così Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, presente al presidio. (Fabrizio Rostelli/alanews) ---- Trascrizione generata automaticamente ---- accusata la nostra concittadina di aver ferito 2 persone Comunque 18 giorni è in carcere in condizioni disumane da quasi un anno Se apre il tuo processo e hai rifiutato il patteggiamento di calcio in questo momento in Italia Abbiamo visto le immagini che sono terribili ricordano regimi di altri paesi immaginari oscuri che sembra non abbiano a che fare con l'Europa quel tipo di detenzione quelle restrizioni quella costrizione fisica e fanno paura e accade in Europa una cittadina italiana antifascista è un tema che devi ricordare tutti e tutte questione che interessare il governo italiano l'Europa ci deve essere Insomma un'allerta generale quando una cittadina o chiunque viene trattato nei modi in cui noi stiamo vedendo Insomma stiamo assistendo alla repressione del corpo In termine che non pensavamo fosse conciliabili con la modernità quindi siamo molto preoccupati penso che ci debba essere una preoccupazione è molto larga e noi questo penso che dobbiamo dirlo con molta molta forza perché non vogliamo più assistere a quelle scene non vogliamo che una persona cittadina venga reclusa senza un processo per un anno in quelle condizioni estreme tribunale di Budapest in catene alle caviglie alle mani nel bacino e portato al guinzaglio una cosa inaccettabile ed è inaccettabile il silenzio il governo italiano che permette una cosa del genere una cittadina italiana trattata peggio di una bestia e questo silenzio da parte del governo non lo troviamo ed ecco perché chiediamo subito l'intervento del governo parli con l'ambasciatore inglese perché questa violazione dei diritti umani da parte di una cittadina italiana è inaccettabile -

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