È il territorio che ospita la più grande concentrazione di arte rupestre d’Europa. Un patrimonio di oltre 300 mila figure incise sulla roccia, che raccontano migliaia di anni della preistoria, dal Paleolitico sino all’Età del Ferro, dai primi cacciatori-raccoglitori europei all’avvento dell’epoca romana. È la Valle Camonica, la Valle dei Segni, il primo sito italiano a entrare nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco nel lontano 1979, al centro di “Italia. Ispirati dalla presenza di queste lavagne naturali in pietra tenera e ben levigate dal ghiacciaio, i gruppi umani che hanno abitato questa valle hanno praticato per millenni un’intensa attività incisoria, lasciando sulle rocce figure antropomorfe, scene di caccia, mappe topografiche, simboli astratti come la rosa camuna, armi e manufatti come il carro e l’aratro. Un palinsesto sterminato, che svela i principali orizzonti della nostra preistoria: religiosità, cosmogonia, agricoltura, territorio e società umana.
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