La Seconda Guerra d’Indipendenza fu la replica della prima con tutti i fattori cambiati. Grazie a Cavour, i piemontesi avevano al loro fianco l’esercito francese, considerato il migliore del mondo. Vittorio Emanuele II non era un generale più abile di suo padre Carlo Alberto, anche se credeva di esserlo. Ma Napoleone III si presentava come l’erede del suo grande omonimo, e il mondo ci credette. Dall’altra parte. Dall’altra parte non c’era più il vecchio Radetzky, ma un giovane imperatore Francesco Giuseppe, che non aveva intenzione di rinunciare facilmente ai possedimenti italiani ereditati dagli avi. Iscriviti al canale per non perderti nessun aggiornamento su “Alessandro Barbero. La storia, le storie” e seguici su: Spotify Apple Podcast Google Podcast
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