Secondo la tradizione il Castello di Toppo sarebbe stato eretto già al tempo dei Longobardi e lì avrebbe abitato Ansfrido, colui che si impadronì del Friuli durante un’assenza del Duca Rodoaldo. Le prime notizie documentarie portano però al 1188, anno in cui Ursino di Toppo ricoprì l’ambita carica di dapifero del Patriarca di Aquileia Gotofredo. Nel 1220 Pandolfo ed Alberto di Toppo cedettero il Castello e il dominio di Toppo ai figli di Sifrido di Ragogna, Engepretto, Brisa, Varnerio. Il ramo della famiglia Ragogna – Pinzano si trasferisce così a Toppo, abbandonando il nome originario ed assumendo quello del castello conquistato. Sul finire del XIII secolo, per ragioni a noi ignote, il Castello ritornò in possesso dei suoi antichi signori. Nel 1302 Tommaso di Toppo ne vendette una parte ai Signori di Suffembergo. Nel 1314 il Conte di Gorizia tolse il fortilizio a Waterpoldo di Toppo e lo condannò ad una dura prigionia per aver arrecato danni ad Odorico di Scotto,
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