Chi mi segue sa che ho una passione smodata per i dolci antichi, semplici e che profumano di storia. Inoltre, coltivo una dignitosa dipendenza per i taralli pugliesi. Le due cose mi hanno portato a 'testare' questo dolcetto che, in Puglia, è consuetudine preparare sotto le feste, dal 13 dicembre in poi, gli occhi di Santa Lucia. Questi biscotti consistono in taralli, friabili e profumati (ma senza zucchero!), coperti da una dolcissima glassa di zucchero a velo ed acqua (c'è chi usa l'albume, ma io preferisco 'alleggerire' e non rischiare!). Possono essere personalizzati, aggiungendo della scorza d'agrume o della cannella, all'impasto o alla glassa, ma la versione classica, con semi di anice, per me rimane imbattibile. Si conservano per lungo tempo, chiusi in una latta, ma finiscono prima di poterli conservare... SEGUIMI su: INSTAGRAM ► FACEBOOK ► TWIT
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