“NOTHING MORE” - SINFUL JOLIES (Squadra Toscana) TESTO ORIGINALE I'll follow you behind Until you will be mine I'm feeling like inside a dream I don't feel like I'm living it These voices inside my poor head Are saying things I cannot tell Before you take away my path I'd like to say I'm not like that I once was gentle and not sad Today I'd put my life on rest Confusion here and nothing more I'll follow behind Until you will be mine I can't believe what happens to me those days are gone now I can believe Don't say you cannot understand I'll let you see I can't pretend The time of my peace Is now just a dream Confusion here And nothing more I'll follow behind Until you will be mine TESTO TRADOTTO Ti inseguirò Finché non sarai mia Mi sento come dentro un sogno Non lo sto vivendo Queste voci nella mia povera testa Stanno dicendo delle cose che non posso dire Prima che porti via il mio destino Mi piacerebbe dire che io non sono in quel modo Una volta ero gentile e mai triste Ma oggi metterei fine alla mia vita Confusione qui E nulla più Ti inseguirò Finché non sarai mia Non potevo credere a cosa mi stava succedendo Quei giorni sono finiti e ora ci credo Non dire che non riesci a capire Ti farò vedere che non posso fingere Il tempo della mia pace Adesso è solo un sogno Confusione qui E nulla più Ti inseguirò Finché non sarai mia LA STORIA, LO STILE E L’INTERPRETAZIONE Il nostro singolo “Nothing More” parla della storia di una ragazza che è continuamente tormentata da degli spiriti, i quali sono tutto frutto della sua immaginazione. Queste presenze maligne, infatti, si trovano all’interno della sua mente e sono la manifestazione delle sue paranoie e dei suoi traumi, solo lei riesce a vederli. La ragazza ha paura, cerca di sbarazzarsi di questi spiriti che incessantemente la tartassano, cerca di scappare ma alla fine non ci riesce. Gli spiriti si fanno sempre più presenti e la ragazza, in preda al panico, alla fine perde la testa. Non ci sono speranze di liberarsi da questa persecuzione metaforica, diventando prigioniera della sua stessa follia e togliendosi infine la vita. Il battito iniziale scandito dal basso ricorda il battito cardiaco, serve a rendere maggiormente la suggestione. Il ritornello è scritto secondo il punto di vista dei demoni/fantasmi che vogliono prendere la ragazza. Il “nothing more“ trovato nel testo e nel titolo è un omaggio/citazione a Edgar Allan Poe nella sua celeberrima poesia “the Raven“ (..“Darkness there and nothing more”..). La poesia racconta il senso della morte, lo scorrere incessante del tempo e l’angoscia dell’uomo che non riesce a superare la perdita della propria amata e non trova pace. Sono stati aggiunti cori nel ritornello e nelle strofe, in modo da dare espressione concreta alla sensazione di un'atmosfera cupa e misteriosa. Le voci corali, infatti, rimandano alle voci degli spiriti (“io ti inseguirò finché non sarai mia”…). Il brano segue un climax ascendente: come si nota dal videoclip, la ragazza perseguitata dalle presenze arriva alla sua massima sopportazione mentale ed ha un crollo nervoso. Sul finale del pezzo, che corrisponde al crollo della ragazza, la parte strumentale sfoga tutta la sua frustrazione, i suoni infatti sono più forti e più veloci, enfatizzati dai tagli netti nella sequenza finale del video. Il sound, dark e aggressivo, oltre ad essere peculiare del nostro genere, definisce l’atmosfera tragica e violenta della storia. Il make-up scelto per gli spiriti rimanda al tipico stile del black metal, il cosiddetto “corpse paint”. La scelta dei vestiti non è stata casuale: la protagonista indossa una veste di un bianco candido in netta contrapposizione con le vesti oscure degli spiriti. Il libro si pone come medio reale, portale che mette in comunicazione lo spettatore con la realtà mentale propria della protagonista. Colui che guarda è in tal modo indotto a credere che gli spiriti siano dotati di statuto reale perché direttamente evocati dal libro. La fine rivela però la non realtà degli spiriti, solo immaginati della ragazza (non hanno alcun contatto con il reale e abitano la mente della protagonista, condannandola alla pazzia). La ragazza, consapevole del delirio che la investe, decide di compiere il gesto estremo e togliersi la vita, ormai completamente assorbita dalla possessione spiritica e impossibilitata alla serenità. LA BAND Vittoria Geraci: Voce Valentina Mencacci: Batteria Margherita Minutolo: Chitarra Alice Galella: Basso
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