La stella che brilla più luminosa si spegne prima. Elena Mukhina (1960 – 2006) è stata tra le più grandi ginnaste sovietiche di sempre, salita alla ribalta relativamente tardi agli europei di Praga del 1977, stupisce e fa innamorare il mondo intero un anno dopo al torneo iridato di Strasburgo conquistando il titolo nell’all-around davanti a talenti assoluti come Nadia Comăneci e Nelli Kim. L’Unione Sovietica la considera più di una speranza (per chi fosse interessato alla sua storia: ), l’atout per riportare a Mosca il titolo individuale ai Giochi dopo lo smacco del 1976 a Montréal dove una ragazzina appena quindicenne aveva messo in riga la loro fortissima corazzata. Ed è la stessa Comăneci dopo i mondiali di Strasburgo a pronosticarla come prossima medaglia d’oro (“Elena Mukhina sarà la prossima campionessa olimpica. Ha i nervi d’acciaio e la grazia di un’amazzone.”) tuttavia un gravissimo infortunio durante un esercizio al corpo libero a poche settimane dall’apertura dell’Olimp
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