Il verdetto sull'estradizione di Assange è rinviato a data da destinarsi, ma la condanna sembra che Assange l'abbia già ricevuta. Una condanna già nel passato, nel presente mentre attende il suo destino, ma anche nel futuro. La sua condanna è mediatica. a condannarlo è la quasi totalità della stampa italiana, e buona parte della politica. il 90 cento delle testate giornalistiche decidono scientemente di non dedicare ad Assange le prime pagine dei quotidiani, pur di non parlare di lui si batte la qualsiasi notizia, perfino Baggio merita la prima pagina più di lui. Laddove se ne parla, il tutto è diluito in un insopportabile parallelismo quello con Navalny, atto esclusivamente a tentare di spiegarci come Navalny si che sia un vero eroe, Assange no. la motivazione? Assange non gioca per la squadra giusta, ha l'enorme peccato di aver messo in imbarazzo quella parte di mondo che non deve essere mai messa in imbarazzo. Assange ha pestato i piedi agli Stati Uniti, e la sua immagine deve necessariamente uscire da tutto questo calvario sporcata, svalutata, delegittimata. analizziamo insieme la storia di Assange in questo video, vedendo come nel corso degli anni la sua condanna è stata lenta e inesorabile e come, indipendentemente dal verdetto questa condanna è gia segnata e non cambierà. #julianassange #navalny #assange
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