2 note: Per la prima volta con questo brano, Mina raggiunge il traguardo discografico del primo posto nelle vendite, dopo un'accoglienza comunque buona riservata ai precedenti Tintarella di luna, E' Vero e Coriandoli. Il cielo in una stanza entra al settimo posto nell'estate 1960 e sale fino al primo, rimanendo in classifica fino all'inizio dell'anno successivo. La canzone viene proposta a Mina da un giovane Mogol, ma lei non sembra convinta; in effetti il brano era già stato rifiutato da altre interpreti, tra cui Jula De Palma e Miranda Martino. L'autore, Gino Paoli (che non compare nei credits perché non ancora iscritto alla SIAE), la fa ascoltare a Mina al pianoforte e alla fine l'artista la incide più per le pressioni dei discografici che per sua convinzione. Assistiamo così alla prima delle mille metamorfosi di Mina: l'urlatrice e interprete di cover di brani rock si trasforma in musa della canzone d'autore. Accompagnata dall’orchestra di
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