Sin dall'origine dell'abitato di Matera, sparse nella Gravina e nella Murgia, si sono insediate nel territorio numerose comunità religiose, dai benedettini () ai monaci basiliani perseguitati dai turchi (sec. XII-XV), mantenendo una costante presenza di centri ascetici, di luoghi di culto piccoli e grandi, direttamente scavati nella roccia e conservatisi nel corso del tempo. Oggi è possibile ammirare oltre 150 chiese rupestri, tutte affrescate e spesso collocate in anfratti difficili da raggiungere. Si trovano sparse nel territorio fra l'Agri e i Sassi di Matera; fra le più importanti si ricordano Madonna dell'Idris e San Giovanni in Monterrone, Santa Maria de' Armenis, San Pietro Barisano, S. Lucia alle Malve, Santa Barbara, la Madonna della Croce, la Madonna delle Tre Porte. Il “Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano“ ha oggi il compito di proteggere questo patrimonio culturale.
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