Il 10 gennaio scorso il Segretario generale della NATO Stoltenberg ha dichiarato: “sono esaurite le scorte di armi, aumentare la produzione”. Ha ordinato in pratica. Il mese dopo Borrell (l'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri) ha ubbidito: “il dossier più urgente è quello delle munizioni, se falliamo la guerra è a rischio”. Una frase folle e ancor più folle perché l'ha pronunciata il capo della diplomazia europea. Poi è arrivato il turno di Breton - Commissario europeo per il mercato interno - che ha proposto la corsia privilegiata (poi votata a larga maggioranza dal Parlamento europeo) per l'ennesima proposta vergognosa: quella di destinare una parte dei denari del Pnrr e del Fondo di coesione sociale al piano munizioni dell'Ue. Ora siamo alla chiusura del cerchio. Come riporta l'Ansa, gli USA chiedono di esser coinvolti in questo piano, ovvero pretendono (con la scusa di poter armare Kiev più velocemente) di partecipare alla divisione della torta. Chiedono di coinvolgere anche le fabbriche di armi USA. I denari europei (anche una parte di quelli messi a disposizione per contrastare gli effetti sociali ed economici del Covid) potrebbero finire nelle casse delle multinazionali di armi made in USA. Il tutto nel silenzio generale dei politici europei, silenzio da parte di quelli che si reputano i discendenti del PCI e silenzio da parte dei sedicenti sovranisti alla roba davvero stomachevole! Se non l'avessi ancora fatto, iscriviti al mio canale e attiva la campanellina! Seguimi sui social Facebook: Instagram: Twitter: TikTok: @aledibattista_ufficiale Trovi qui il mio ultimo libro “Ostinati e Contrari!“ 👇
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