“I decessi“. Decantati, urlati, quasi invocati come rito apotropaico contro chi non vuole restare senza farsi due domande. Se siete tra questi e non vi siete ancora imbattuti in qualcuno che vi accusa di “insultare i morti“ per qualche strana ragione di cui non si conoscono le logiche, siete decisamente un caso isolato. Quella dei decessi è in effetti un'occasione di strumentalizzazione che non ha eguali proprio per la potenza censoria del tema: niente come parlare di mortalità sembra porre l'interlocutore dubbioso sotto una luce di insolenza e presunzione. E' in fondo anche per questo che occorre una discreta dose di coraggio per cercare la verità. ▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE: ▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU: L'ultimo tentativo è stato fatto due mesi orsono dall'Istituto Superiore di Sanità, che sulla reale portata letale della pandemia in Italia ha dato ben altre statistiche decisamente dissonanti rispetto ai 130mila morti che in autunno incornicia
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