▷ AIUTA L'INFORMAZIONE LIBERA, SOSTIENICI: Perché adesso? Il saggista e ricercatore indipendente #GiacomoGabellini , assieme a Francesco #Borgonovo, analizza l'attuale #questioneisraelianapalestinese. Parliamo di una sovrapposizione di vari fattori, rivolgimento storici che stanno interessando l'area circostante a Israele. Parliamo ad esempio della riapertura dei canali diplomatici tra #ArabiaSaudita e #Iran raggiunta grazie alla mediazione cinese, la riammissione della #Siria di Bashar al-Assad nella #LegaAraba, questa resa possibile dalla mediazione russa fondamentale. Perciò si assiste a uno stemperamento graduale delle tensioni che per decenni hanno insanguinato il #MedioOriente. Quello a cui stiamo assistendo è invece l'esplosione di un conflitto che non ha niente di trattativa sotterranea, giunge in un momento in cui Israele (sotto certi aspetti) poteva essere considerata come isolata ma questo è un conflitto tra #Israele e #Palestina ormai ultradecennale, più di 70 anni, tra due entità che sostanzialmente si odiano e che risulta incomprensibile oltre ogni capacità di comprensione da parte di qualsiasi attore esterno che non sia coinvolto direttamente nella vicenda. Dobbiamo sempre tenere a mente questa dinamica perché episodi come l'eccidio nei confronti di quei ragazzi al rave, nel deserto, è solo un'esplosione di violenza, una sete di vendetta che rientra nella logica del 'regolamento di conti' che, alla fine, avrà un risvolto politico molto importante. C'è una tendenza occidentale a isolare le vicende dal contesto generale in cui maturano e soprattutto a isolare le vicende dal contesto generale e storico in cui maturano. #Hamas in questo modo ha portato avanti un'operazione che era impensabile solo pochi mesi fa, Israele è stato messo sotto scacco pesantemente dalle forze palestinesi. Circolano su #Telegram delle scene di brutalizzazione nei confronti dei coloni che sono raccapriccianti. ▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE: ▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU:
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