Poema in versi di Ottavio Rinuccini: Zefiro torna e di soavi accenti l'aer fa grato e'il pié discioglie a l'onde e, mormoranda tra le verdi fronde, fa danzar al bel suon su'l prato i fiori. Inghirlandato il crin Fillide e Clori note temprando lor care e gioconde; e da monti e da valli ime e profond raddoppian l'armonia gli antri canori. Sorge più vaga in ciel l'aurora, e'l sole, sparge più luci d'or; più puro argento fregia di Teti il bel ceruleo manto. Sol io, per selve abbandonate e sole, l'ardor di due begli occhi e'l mio tormento, come vuol mia ventura, hor piango hor canto.
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