Terzo filmato di una trilogia dedicata al conflitto russo-ucraino. Sebbene continuino a trasferire incessantemente armi e finanziamenti all’Ucraina con l’apparente scopo di rimandare per quanto possibile l’inevitabile, i governi occidentali riconoscono ormai che il conflitto russo-ucraino ha preso una piega sfavorevole a Kiev. Questa constatazione contraddice palesemente le valutazioni formulate dagli specialisti statunitensi ed europei nel corso degli oltre due anni di guerra, secondo cui l’esercito russo, scarsamente preparato, diretto in maniera dilettantesca, supportato da una produzione bellica resa disfunzionale dalle sanzioni e chiamato a fronteggiare forze armate ucraine formate e armate secondo gli standard Nato, era condannato alla sconfitta. Stando alla narrazione a tutt’oggi prevalente alle nostre latitudini, la Russia avrebbe scatenato una guerra “non provocata” e mancato il proprio obiettivo originario, costituito dalla pre-sa di Kiev e dal contestuale rovesciamento del presidente Volodymyr Z
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