... ha la tristezza dei crepuscoli di Buenos Aires. Chi lo canta non ha mai fretta di finire. Chi lo balla ne interpreta la languida malinconia. Chi lo suona trasforma in musica un repertorio caotico di sentimenti...... Ascoltando il tango si avvertono fruscii di sottovesti, porte che si chiudono per sempre. Un braccio, un passo, la mano, una voce, la fisarmonica, una ecco il tango: abat- jour, labbra rilucenti, occhi carichi di da cinema muto..... borsalini sulle ventitrè, scarpe a punta, spacchi tango è così. - Carlo Rossella - Tango -
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